di Giorgio Gagliardi

sabato 20 agosto 2016

Gas tossici ed espianti d'organo sui migranti adulti e bambini/Noxious Gases and Organ Explants on Migrant Adults and Children


Una ripetitività senza fine, non tramata nel buio, ma applicata in piena luce, lontana da media non compiacenti: i gas tossici di cui si conosce poco il nome, ma non gli effetti sono sempre stati lanciati sui civili nella Siria chiamata ribelle e l'Onu dopo aver richiamato all'ordine, sembra senza inviare ispettori a controllare, ha finito per lasciar perdere tempo fa (i fedeli di Assan lanciavano anche botti di cloro sui civili).

L'altra orrida criminalità già nota ed alimentata in continuazione è l'espianto in vivo di organi umani da altrettanti migranti che non pagano il biglietto del viaggio e (di solito) sono trasportati nel S, ma le immagini mai e poi in posti improvvisati dove medici corrotti espiantano organi alla carlona e lasciano poi quel che sopravvive alle cure della sabbia del deserto: talvolta famiglie intere perché la richiesta è molta ed il guadagno è alto. Sembra che nessuno venga incriminato per questo reato (anni fa emerse il caso in Albania dove un medico faceva questo, poi silenzio). E così spariscono sotto la sabbia intere famiglie (ultima una mamma con bambini tutti espiantati per non pagare il viaggio e lasciati alla mercé della sabbia). I media hanno pubblicato qualche scarna notizia, i politici (mi sembra) non hanno mosso alcunché; poi in vista delle ferie e delle Olimpiadi tutto passa in seconda linea come i meninos de rua massacrati e fatti sparire, magari in qualche stato vicino.

L'umanità sta diventando veramente da psichiatria avanzata, ma solo i volontari come terres des Hommes denunciano i fatti, anche se sono poco ascoltati dalla gran massa che preferisce guardare la tv per vedere le solite facce che seriosamente raccontano quello che è loro imposto di dire; si salva qualcuno come Travaglio, che stranamente è ancora vivo e vegeto, sebbene pieno di denunce.

Proseguiamo con ordine:

1) Bimbi picchiati, legati e chiusi al buio: due arresti in un asilo nido a Milano

Oltre a schiaffi, spintoni e continui insulti, alcuni bimbi sarebbero stati più volte legati con cinghie alle sedie, mentre altri sarebbero stati chiusi terrorizzati in sgabuzzini bui.
 NOTIZIE 1 AGOSTO 2016 di En.Ta. Schiaffi, spintoni, insulti, legati con le cinghie alle sedie e chiusi per ore in stanzini bui. Questo quello che emerge dalle indagini dei carabinieri su un asilo nido nel quartiere universitario "Bicocca" a Milano. Il titolare e la coordinatrice dell'istituto avrebbero ripetutamente maltrattato i bambini e per questo i due, rispettivamente 35 e 34 anni, sono stati arrestati in flagranza con l'accusa di maltrattamenti su minori di dieci anni, percosse e lesioni personali. Entrambi sono incensurati.

Le indagini dei militari avrebbero accertato episodi di violenza ai danni dei piccoli, dai neonati di appena pochi mesi a bambini di due anni. Oltre a schiaffi, spintoni e continui insulti, alcuni bimbi sarebbero stati più volte legati con cinghie alle sedie, mentre altri sarebbero stati chiusi terrorizzati in sgabuzzini bui. In un caso un bambino sarebbe stato addirittura morso. Proprio questo episodio, refertato in ospedale, è stato quello che ha dato il via agli arresti, già convalidati dal gip. Stando a quanto si apprende, nella struttura ci sarebbe stato anche un clima di assoluta omertà. Gli arrestati, fanno sapere i carabinieri, avrebbero mentito più volte ai genitori per giustificare i lividi sul corpo dei bambini.

(Continua su: http://milano.fanpage.it/botte-e-insulti-ai-bambini-all-asilo-nido-due-arresti-a-milano/ - http://milano.fanpage.it/ - Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).

Ormai siamo abituati a queste notizie che scompaiono anche loro presto dai media; sembrerebbe che qualche politico abbia richiamato il problema e relativi provvedimenti. Si spera che non sia la solita vampata che è subito archiviata.

Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):

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Agorà è il luogo di chi ama informarsi e partecipare ai temi del nostro tempo e a quelli del mondo che verrà. Un progetto di Fanpage.it

2) I cadaveri dei bimbi "ricuciti": l'orrore dei trafficanti di migranti
Diffuse le foto di tre bambini a cui i trafficanti di uomini avrebbero espiantato gli organi per venderli al mercato nero - Claudio Cartaldo - Gio, 28/07/2016 - 13:42

Tre bambini e la loro mamma. I loro corpi dilaniati, aperti in due e svuotati dei loro organi vitali. Poi ricuciti e lasciati morire in spiaggia. 

È questo l'orrore dei trafficanti di uomini che operano nella penisola del Sinai. Bande di criminali che attirano i migranti di tutta l'Africa e che, promettendo l'Eldorado, li portano in un inferno.

L'orrore sui bambini e il traffico di organi

Nei giorni scorsi il sito Africanglobe.net aveva diffuso la notizia di cadaveri nigeriani ritrovati sulla costa orientale di Alessandria d'Egitto. Migranti cui erano stati espiantati gli organi per rivenderli al mercato nero in Egitto (e non solo). Ora, Kansal Tv, una televisione somala con sede a Londra, ha diffuso la foto di una famiglia trucidata dai trafficanti di esseri umani. Si tratta di Hassan Addawe e i suoi tre figli: Abubakr Abdikarim (3 mesi) Anfa’ Abdikarim (18 mesi) e un altro bimbo di appena 7 anni. Hanno il petto ricucito in modo sommario, segno che probabilmente sono stati aperti per togliergli gli organi in quanto non erano in grado di pagare il viaggio che li avrebbe dovuti portare in Europa.

L'espianto di organi avviene sempre nella penisola del Sinai. Hamdy Al-Azazy, responsabile della Fondazione New Generation for Human Right, ha rivelato alla Cnn che "i medici arrivano dal Cairo con delle unità ospedaliere mobili per eseguire le operazioni per rimuovere soprattutto cornee, fegato e reni. Una volta estratti gli organi, li lasciano morire e gettano i loro corpi nel deserto".

(Continua su: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/i-cadaveri-dei-bimbi-ricuciti-lorrore-trafficanti-migranti-1290599.html  - Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).

3) Cadaveri di bambini “ricuciti” sulla spiaggia: l’orrore del traffico di organi

La penisola del Sinai in Egitto è il peggior buco nero di vite umane. Eritrei, somali ed etiopi che fuggono dai loro Paesi devastati subiscono ogni genere di violenza. Chi non riesce a pagare viene usato come "pezzi di ricambio", gli vengono espiantati gli organi da vivo e poi lasciato morire. Come i tre bimbi ad Alessandria d'Egitto.

in foto: I corpi dei profughi somali a cui sono stati estratti gli organi

Lo scorso 15 aprile Africanglobe.net ha riferito del ritrovamento su un tratto della costa orientale di Alessandria d’Egitto dei cadaveri mutilati di nove cittadini somali. Le immagini raccapriccianti sono state diffuse in un filmato apparso prima su Kalsan TV – un canale televisivo satellitare in lingua somala che ha sede a Londra – poi su Facebook e Youtube. I corpi straziati hanno tutti una cucitura sul petto eseguita in maniera poco professionale, oltre alla mancanza degli organi vitali. Tra i somali massacrati c’era una giovane madre, Adar Hassan Addawe, e i suoi tre figli, Abubakr Abdikarim, di soli 3 mesi, Anfa’ Abdikarim di 18 mesi e un altro figlio di sette anni. Il ritrovamento dei corpi sembra confermare la peggiore delle ipotesi, ovvero che le vittime non siano riuscite a dare altri soldi ai trafficanti di esseri umani e per questo siano stati espiantati loro gli organi, da vivi, e poi lasciati morire.

Sono molti i disperati, provenienti soprattutto da Eritrea, Somalia ed Etiopia, che pagano migliaia di dollari per raggiungere Israele o la Libia per poi intraprendere la traversata verso l'Italia. Ma, una volta iniziato il viaggio, vengono venduti a bande criminali che li mantengono sequestrati in Egitto, nella penisola del Sinai. Altri ancora vengono direttamente rapiti nei campi di rifugiati in Sudan, come ha documentato l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Anche Amnesty International ha pubblicato un rapporto su numerosi sequestri ad opera dei membri della tribù Rashaida avvenuti nel 2011 -2013 nei campi profughi di Shagarab, nel Sudan orientale. E le tribù beduine del Sinai, in molti casi, non esitano a rivendere i migranti ad altre gang criminali, come fossero una merce qualsiasi. Gli ostaggi sono costretti a rivelare ai sequestratori i numeri di telefono dei parenti a cui verrà richiesto il riscatto. Per costringerli a pagare, i rapitori fanno ascoltare le torture dei familiari caduti nelle loro mani. Le somme per la loro liberazione variano dai 20.000 ai 40.000 dollari.

La Ong israeliana Hotline for Refugees and Migrants ha raccolto le testimonianze di sessanta profughi tenuti prigionieri nella penisola del Sinai. Durante il loro sequestro sono stati sottoposti a ogni genere di tortura: dalle scosse elettriche fino alle sigarette spente in faccia o alle ustioni con dei ferri incandescenti. "Ho pagato 2.500 dollari ad un contrabbandiere perché mi trasferisse in Israele", ha raccontato un eritreo di venticinque anni. "Poi però sono stato venduto ad un altro trafficante chiamato Abu Moussa che mi ha chiesto altri 5.000 dollari per la mia liberazione". "Mi hanno torturato - prosegue - e sono rimasto legato con una catena per quattro mesi e mezzo fino a quando non sono arrivati i soldi del mio riscatto". Una violenza che non risparmia nemmeno le donne - moltissime delle quali vittime di violenze sessuale - e i bambini.

Eritrei, somali, etiopi e sudanesi, dunque, che durante il lungo viaggio verso nord sono rapiti e portati nel Sinai. E molti di loro, come è accaduto ai nove somali, se finiscono i soldi o la famiglia non ne invia di altri, vengono semplicemente uccisi e diventano "pezzi di ricambio". Nel gennaio 2011 l'ong italiana EveryOne, denunciando il calvario di 250 profughi africani detenuti nel Sinai, rivelava che quattro di loro erano stati trasportati in una clinica clandestina "dove gli erano stati tolti i reni". Solo chi paga il riscatto grazie ai parenti viene liberato al confine con Israele, dove tuttavia spesso vengono respinti o trasportati nei centri di detenzione.

La conferma che nella penisola del Sinai agiscano vere e proprie bande criminali con ramificazioni internazionali che si dedicano non solo al traffico di esseri umani, ma anche a quello dei loro organi è venuta alla luce grazie alla testimonianza del primo scafista pentito in Italia, Nuderdin Atta Wheabrebi. Questo eritreo di trentadue anni è stato arrestato nel 2014 perché sospettato di essere uno dei boss delle bande di trafficanti di esseri umani che dal Nord Africa trasportano i migranti verso l'Europa. Nel 2015 è diventato collaboratore di giustizia e ha rivelato agli inquirenti palermitani: "Talvolta i migranti non hanno i soldi per pagare il viaggio effettuato via terra né a chi rivolgersi per pagare il viaggio in mare, e allora queste persone vengono consegnate a degli egiziani che li uccidono per prelevarne gli organi e rivenderli in Egitto per una somma di circa 15.000 dollari. In particolare, questi egiziani vengono attrezzati per espiantare l'organo e trasportarlo in borse termiche". La collaborazione di Nuderdin Atta Wheabrebi con le forze dell'ordine ha portato all'arresto in Italia il 4 luglio scorso di trentotto persone - 25 eritrei, 12 etiopi e un italiano - e al sequestro di oltre mezzo milione di euro frutto delle attività della rete di trafficanti.

Hamdy Al-Azazy, responsabile della Fondazione New Generation for Human Right che opera nel Sinai, in un servizio della Cnn ha mostrato diverse foto di cadaveri con orribili cicatrici sul petto. Le immagini erano state scattate in un obitorio nella città portuale egiziana di El Arish. Al-Azazy ha rivelato che gli organi erano stati estratti dai rifugiati mentre erano ancora in vita. "Gli organi non sono utili se il corpo non è più in vita", ha dichiarato. L'operazione di espianto degli organi viene realizzata da medici egiziani corrotti che lavorano per l'organizzazione criminale. "I medici - ha rivelato Al-Azazy alla Cnn - arrivano dal Cairo con delle unità ospedaliere mobili per eseguire le operazioni per rimuovere soprattutto cornee, fegato e reni". "Una volta estratti gli organi, li lasciano morire e gettano i loro corpi nel deserto", ha concluso.

(Continua su: http://www.fanpage.it/cadaveri-di-bambini-ricuciti-sulla-spiaggia-l-orrore-del-traffico-di-organi/ -http://www.fanpage.it/. - Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).

Sembra impossibile, ma al giorno d'oggi il soldo prevale ed è il nuovo dio ed unico interesse di criminali disposti a tutto.

Si è già parlato di torture inflitte a civili, torture inverosimili, come bruciare bambini vivi o crocefiggerli, ma ora è ben peggio: il bambino è un terreno fertile per i criminali che uccidono per espiantare organi umani.

Partecipano anche medici corrotti che vogliono il guadagno e se ne fregano altamente delle vittime, non sentono le loro urla e non provano nessun dolore: nessuna anestesia, si apre a crudo la pancia di un bambino, qualsiasi sia l'età, e si estraggono gli organi addominali e anche altro, come occhi ed ossa, e poi si ricuce quello che resta in presenza degli altri familiari che attendono il loro turno per essere sacrificati al dio denaro. Già 20 anni fa a Crotone giungevano giovani con cicatrici strane a livello dorso renale; il procuratore Imposimato fece controlli seri e a quei migranti mancava un rene: a questi migranti venivano prelevati uno o due reni ed avviati al loro destino. Imposimato segnalò il fatto, il sottoscritto non lo lesse sulla stampa, ma lo udì a Bruxelles, a un convegno sulla pedofilia, ma i giovani privati del rene giungevano lo stesso in Italia.

Era il prezzo che pagavano per fare il proprio viaggio verso l'Italia. Attualmente i cadaveri abbandonati nel deserto del Sinai sono quelli degli emigranti che non hanno più soldi per pagarsi il viaggio e nel deserto o da altre parti avviene lo squartamento di quei corpi che sono lasciati poi sul posto, ingombranti e da seppellire al massimo sotto la sabbia.

Non illudiamoci che quei criminali si fermino: lo faranno ancora se l'esercito degli emigranti continuerà a cercare i Paesi dove poter vivere, o meglio sopravvivere, loro ed i loro familiari, partendo senza i soldi che vengono poi estorti loro per il viaggio, o meglio calvario.

Altre Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):

 

- La mafia dei trapianti - Archivio Antimafia Duemila

di Rita Pennarola - 11 ottobre 2009
Dopo ben 41 anni di trapianti effettuati attraverso organi prelevati da ammalati a cuore battente, la comunità scientifica internazionale scopre oggi che la dichiarazione di “morte cerebrale” non era poi così infallibile e occorre un profondo ripensamento dei criteri.
(…)
Questo - secondo quanti si oppongono agli espianti a cuore battente - spiegherebbe la fretta. Spiegherebbe i casi delle migliaia di altri giovani considerati troppo presto donatori di organi. «Tutti morti - dicono alla “Lega contro la Predazione degli Organi e la morte a Cuore Battente” di Bergamo, che da anni raccoglie e diffonde documentazione scientifica internazionale - in nome di uno Stato divenuto ormai azienda di macellazione e distribuzione di organi, con un indotto multimiliardario». (...).
(Continua su: http://archivio.antimafiaduemila.com/notizie-20072011/33-terzomillennio/20420-la-mafia-dei-trapianti.html - Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).

- LA MAFIA DEI TRAPIANTI
5 ottobre 2009 autore: Rita Pennarola – 
(…) Vaglielo a raccontare alle centinaia di migliaia di pazienti espiantati negli ultimi 41 anni in mezzo mondo perche’ certificati in stato di “morte cerebrale”. Una storia che comincia nel 1968 quando Christian Barnard effettua a Città del Capo il primo trapianto di cuore sulla base dei criteri (coma, perdita irreversibile di qualsiasi funzionalità cerebrale e impossibilità di una respirazione autonoma) dell’Harvard Medical School che aveva cambiato la definizione di morte basandosi non piu’ sull’arresto cardiocircolatorio, ma sull’encefalogramma piatto.
(Continua su: http://www.lavocedellevoci.it/?p=520 - Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).

4) Gas tossici

Tornando alla Siria, ci sono sempre novità da paura e che mietono civili e bambini. Ci sono testimonianze e ricoveri per intossicazione sembrerebbe (inTopic 03/08) da cloro.

Dunque è vero che ogni giorno si ritorna a metodi già noti (2013) che hanno provocato morti a catena: bambini uccisi da gas tossici, iprite o similari; non si hanno notizie sicure sull'uso di gas neurotossici; le foto dei bambini morti mostrano la schiuma alla bocca, segno cioè di edema polmonare quasi sempre letale…

Nel bombardamento dell’agosto 2013 sulla Siria si accennava a gas neurotossici come il sarin usato nei campi di concentramento nazisti (Il Sarin o GB è un gas nervino della famiglia degli organofosfati classificato come arma chimica di distruzione di massa) e si sono viste foto di bambini uccisi con la schiuma alla bocca, sintomo di gas polmonare, e non erano pochi …

Nessuna vergogna da parte degli stessi Paesi che si accusano a vicenda non dando però dati sicuri e il tutto resta nel dubbio di chi ha sganciato quelle bombe o barili pieni di liquidi come il cloro o altro, che forse non si saprà mai perché disperso nella stessa aria che tutti ad  Aleppo respirano.

E i civili bombardati non possono reagire come sarebbe loro diritto sacrosanto: subiscono, hanno malattie, fame, sete, paura e non possono muoversi perché li fanno fuori i cecchini che aspettano il turno di chi tenta di fuggire.

Qualche adulto reporter è scappato piangendo alla vista dei bambini terrorizzati e immobilizzati dal terrore; noi leggiamo le notizie, ci arrabbiamo ed aspettiamo i prossimi bollettini da paura, che però non è la nostra.

Si parlava dei corridoi umanitari avviati dalla Russia, ma sembrerebbe che sia difficile farli partire.

La notizia dell'abbattimento della settimana scorsa di un elicottero russo che portava aiuti ci riempie di grande tristezza e rabbia. Nulla è concesso a chi è intrappolato, morire o crepare dopo crimini indescrivibili cui si aggiunge il bloccare la respirazione con gas tossici: di bene in meglio, blocchiamo loro anche il respiro e crepano prima e chi ha interessi a conquistare quella parte della Siria si trova avvantaggiato. Bravissimi i politici che manco fanno marce pro sventurati e morenti della Siria, se ne fregano come ha fatto l'Onu chiedendo alla Russia i corridoi umanitari che chissà se arriveranno.

Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):

-Siria, uso di gas tossici: Damasco, Russia e ribelli si accusano a vicenda

https://www.youtube.com/watch?v=5Xw_CrxI4xE - 03/08/2016

-Siria, uso di gas tossici: Damasco, Russia e ribelli si accusano a vicenda

http://www.msn.com/it-it/video/notizie/siria-uso-di-gas-tossici-damasco-russia-e-ribelli-si-accusano-a-vicenda/vi-BBvbbOY

- Isis cattura 3mila sfollati Iraq. Unhcr, 12 uccisi. Fuggivano da villaggi, diretti verso Kirkuk - Medio Oriente - ANSA.it

L'Isis potrebbe avere fatto prigionieri fino a 3.000 profughi che fuggivano da alcuni villaggi in Iraq, diretti verso Kirkuk, uccidendone poi 12. Lo riferisce un rapporto dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) citato dalla televisione panaraba Al Arabiya.
 "L'Unhcr - si legge nel rapporto - ha ricevuto notizie che l'Isis ha catturato fino a 3.000 persone sfollate da villaggi del distretto di Hawiga mentre cercavano di fuggire verso Kirkuk. Secondo le informazioni, 12 sono stati uccisi".
- Bombe sui bambini e civili usati come scudi umani. La guerra in Yemen nel rapporto dell'Onu
- Burundi: l’Onu indaga sulle torture e il regime rifiuta i caschi blu http://www.intopic.it/notizia/10412316/?r=WAGJBxroaZBEQ&utm_source=alert&utm_medium=email&utm_campaign=alpha

5) Ancora espianti di organi per traffico umano nella penisola del Sinai

 

Fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):

- Egitto: Sinai è il peggior buco nero di vite umane, l’orrore del traffico di organi
Lo scorso 15 aprile Africanglobe.net ha riferito del ritrovamento su un tratto della costa orientale di Alessandria d’Egitto dei cadaveri mutilati di nove cittadini somali. Le immagini raccapriccianti sono state diffuse in un filmato apparso prima su Kalsan TV – un canale televisivo satellitare in lingua somala che ha sede a Londra – poi su Facebook e Youtube.
- Egitto video choc: fuori lo stadio un poliziotto massacra di botte un ragazzino
- Profughi eritrei, appello per evitare l’espianto di organi
http://www.everyonegroup.com/it/everyone/mainpage/entries/2011/1/22_Profughi_eritrei,_appello_per_evitare_lespianto_di_organi.html
- Sinai, terra senza legge e traffico di esseri umani
- Ostaggi nel Sinai, Tribù beduine per combattere il traffico di esseri umani

- Migliaia di reni, fegati e cornee di condannati alla pena capitale sono venduti sul mercato degli organi umani in Cina e nel mondo anche via.

http://www.lanotiziagiornale.it/in-cina-il-traffico-degli-orrori-con-gli-organi-dei-condannati/

- Chi alimenta il mercato di organi in Cina?
http://www.lineadiretta24.it/esteri/chi-alimenta-il-mercato-di-organi-in-cina.html

- Migranti, “chi non ha soldi ucciso per il traffico di organi con l’Egitto”. Blitz a Palermo contro network, 38 fermi

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/04/migranti-chi-non-ha-soldi-ucciso-per-il-traffico-di-organi-blitz-palermo-38-fermi/2880187/

Il traffico di organi, che alcuni stati, tempo fa, usavano per far soldi coi prigionieri, è stato ufficialmente abolito. Ma questa tecnica criminale sotto tutti i punti di vista continua ancora a su vasta scala ed in tutto il mondo. Costituisce una rendita molto alta vendere organi, senza alcun controllo clinico serio e medici ed operatori sanitari criminali esercitano, mandando in giro per il mondo materiale umano, anche alterato, che si paga molto caro. Nessun ripensamento: asportati gli organi si lascia il cadavere nel solito deserto, pianificatore di ogni delitto, e tutto finisce lì: i cadaveri trovati senza organi non hanno nome, né nazionalità, e sono trovati dove la popolazione è in fuga da qualche evento tragico; poi i nomi degli interessati ad essere vittime non sono scritti da nessuna parte o nessuno li cerca più: un mondo criminale che guadagna molto e semina anche malattie in chi riceve tali organi senza alcuna precauzione… altri morti, ma non importa, l'affare è già stato fatto.

Si assiste anche al rifiuto di parecchi Paesi: respingere i migranti a Ventimiglia e Como sono due dei molteplici esempi, assistiamo a scene indimenticabili, cariche della polizia e migranti che, arrabbiati, reagiscono come possono.

Fino a quando si dovrà assistere ancora all'impreparazione di certe nazioni e di certi funzionari nei riguardi di questi migranti? Nazioni come la Germania hanno già avviato corsi per far capire ai profughi come è la società in cui sono arrivati e anche la lingua: qui in Italia l'improvvisazione benefica di questi corsi è in gran parte in mano a volontari seri e non assetati di guadagno; anzi ci rimettono spesso e volentieri del loro, chiedono aiuti che non sono certo dello stato, ma di privati che donano per umanità fondi che non sempre finiscono a beneficio di chi ne ha necessità (vedi recente caso citato dall'Unicef).

 

6)  Como, in stazione l'assedio dei profughi respinti dalla Svizzera. Controllati a Chiasso dalle guardie di confine sui treni diretti verso il nord, i migranti sono stati rimandati in Italia: 3.600 gli irregolari fermati a giugno, di Anna Campaniello

(http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/16_luglio_12/stazione-assediodei-profughirespinti-svizzera-f82bd090-4836-11e6-9c18-dd6019c078c3.shtml - (Tutti i diritti riservati agli autori e alle testate).


Altre fonti (tutti i diritti riservati agli autori e alle testate):


- Open Migration 07/08/2016 - Timeline | Facebook https://www.facebook.com/openmigration/posts/1007093799388715
- I 10 migliori articoli su rifugiati e immigrazione 30/2016
https://openmigration.org/web-review/i-10-migliori-articoli-su-rifugiati-e-immigrazione-302016/

Il traffico di minori non accompagnati è anche alimentato da una crisi umanitaria statale che lascia ad esempio 450 migranti in stazione a Como, (06/08/2016 - di questi circa 200 sono minori non accompagnati: la vicina Svizzera rimanda tutti i migranti in Italia e qui cresce il rischio che i minori non accompagnati possano cadere nelle reti dei trafficanti di minori che seguono come sparvieri queste carovane che stazionano dove possono e che poi, magari mischiandosi anche coi volontari e passando per volontari interessati al bene di quei minori, li portano nei loro siti per poi inviarli verso un destino prevedibile: schiavismo, espianto di organi, pedofilia, prostituzione (07/08/2016, notizie tratte da giornali soprattutto locali; gli altri sono impegnati nei giochi olimpici più importanti).


I veri volontari si danno da fare, come la parrocchia di Sant'Agata e altre e che preparano pasti o si danno da fare per sistemazioni provvisorie. Li ringraziamo sempre per quello che fanno senza le medaglie delle istituzioni o stati, i cui rappresentanti sono alle Olimpiadi, più importanti delle crisi umanitarie e dei minori non accompagnati abbandonati a se stessi. Cosa ne sarà di questi minori abbandonati a loro stessi? Diventeranno esseri umani adulti e coscienti, anche con un retaggio di abbandono da parte della società stessa? O avremo un'intera umanità che ha impresso nelle sue aree della memoria emozionale quei ricordi di viaggi inauditi e si comporteranno conseguentemente?

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