1) Il Center for the Study of Global
Christianity stima in oltre
100mila i cristiani uccisi ogni anno
Questa cifra non si limita ai soli cristiani
uccisi in odio alla fede, ma comprende anche fedeli assassinati in conflitti di
natura etnica. Cassandra prevedeva solo la fine di una città, ma ora le pulizie
etniche sono all'ordine del giorno: anche se le chiamano in diversi modi, il
succo non cambia. Sembra di essere tornati ai tempi dei comuni, dove ogni paese
o conglomerato decideva quale vicino sterminare, poi dietro a ogni sterminatore
c'era sempre qualche regnante interessato.
Le notizie poi non ci dicono più nulla perché
moltissime sono secretate,
come dicono politici e istituzioni, cioè non bisogna dire tutto ai cittadini:
beata ignoranza che fa solo brontolare, se non suicidare, i più deboli. Tutti i
politici lo dicono col solito sorriso che non fa minimamente cambiare il
contenuto dei loro discorsi, salvo essere osteggiati in altri modi e questo in
tutto il mondo.
In Italia, i deboli e i disabili acquisiranno
nella scuola solo un pezzo di carta che dichiara che hanno frequentato il corso
di studi anche se si sono impegnati a raggiungere una meta che per loro vale
molto, ma che per lo stato non vale più nulla, anche ai fini di un lavoro che
forse non avranno mai.
Cosa hanno fatto quei disabili per ottenere
questo e a cosa sono serviti i sacrifici delle loro famiglie? Silenzio! Oppure
le solite scuse e lungaggini … Il paravento è una legge che arriva come le
altre più o meno declamata, ma che legge è? Curiosamente si lascia che qualche
dittatore continui nei suoi disegni, che però fanno tremare anche se non si
conoscono bene le effettive conseguenze.
Andando con un certo ordine, dopo l'elezione
di Trump, si assiste a una rivolta contro la legge che vieta ai migranti che
arrivano dal Medio Oriente di entrare negli Usa. È una cosiddetta levata di
scudi mondiale che dilaga a macchia d'olio. Trump diventa inviso a tutti, ma
nessuno ha provato ad interrogarsi su cosa c'è dietro l'esplosione del fenomeno
migranti da tutto il mondo. C'è forse il genocidio dei cristiani che spariscono
in numeri di circa 100.000 all'anno da molte nazioni e che alla meno peggio
qualcuno ha intravvisto? Ma allora c'è qualcosa anche se Quel presidente non ha
usato mezzi termini e provocato quello che ha provocato. E il cristianesimo non
è l'unica religione che cerca di distruggere: se ne affiancano altre moderate e
che predicano la tolleranza, la convivenza…
Aspettiamo e restiamo a vedere cosa succede?
Beh, se ci trattano con i soliti ritornelli sulla povertà nel mondo da
soccorrere, che c'è sempre stata ed è sempre stata trattata a qualche maniera,
è ben l'ora di svegliarci! Le proposte per cambiare ora sono delle proposte di
legge che si stanno avviando, come il diritto di ogni italiano ad avere un
reddito minimo, ma sufficiente, nella speranza che queste leggi non blocchino
quelli che non riescono a raggiungere punteggi (SIA, o Sostegno per
l’Inclusione Attiva, misura di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione
di un sussidio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle
quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile
o una donna in stato di gravidanza accertata) stabiliti e che restano ancora
più poveri dei poveri che raggiungono il 45 stabilito, perché mancanti di
punteggio.
Se osserviamo i titoli di articoli che
reputiamo attendibili c'è poca da stare allegri. Aerei russi che bombardano
ancora la Siria, le fosse comuni dei Rohingya e via via Paesi come la Somalia
ed altri che parlano di carestia nera e conseguenti creazioni di file di
persone che, se non muoiono nel deserto per il clima o i criminali della tratta
umana, qualora riescano ad attraversare un mare diventato obitorio e
raggiungano Paesi dove l'accoglienza è diventata un problema molto serio, hanno
la concreta prospettiva di essere rimandati da dove sono fuggiti.
Intanto volontari seri e silenziosi vanno
avanti a fare il loro lavoro senza medaglie o premi: è un vanto per tutta
l'umanità, anche se quel poco che possono fare è davvero tanto per chi viene
assistito da loro e costituisce la speranza del futuro per l'umanità, come uno
dei tanti ultimi citati dai giornali:
“A processo Herrou, l'agricoltore che
aiuta i migranti a passare in Francia” (http://www.ilgiornale.it/news/mondo/processo-herrou-lagricoltore-che-aiuta-i-migranti-passare-1348989.html) che si è preso 3000 euro di multa per
aver aiutato gratuitamente i migranti a passare in Francia.
Oppure come i
medici che in tutto il mondo curano malati che non possono permettersi di
curarsi, le cui associazioni compaiono su giornali del settore e raramente
sui quotidiani (cartacei o digitali che siano), ma che operano lo stesso in
silenzio e fanno quello che possono in condizioni molto spesso da paura. I
mattatoi continuano ad esistere anche ora nascosti, anche se le fosse comuni
continuano ad affiorare scoperte dai satelliti, amici dell'uomo e non complici.
Oltre al resto bambini siriani continuano ad essere uccisi. Gli impiccati dal
regime di Assad sono attorno ai 13.000, impiccagioni segrete nelle varie
carceri e via… avanti, che c'è ancora posto.
I volontari che aiutano le vittime ci sono
ancora e vengono multati se non imprigionati, le religioni sono perseguitate e
i politici o i rappresentanti mondiali, come a Ginevra, non offrono alcuna
soluzione fattibile. Si va avanti così, e i morti annegati aumentano (74 in
occasione dell'ultimo annegamento nel Mediterraneo).
In Italia si litiga per uno stadio a Roma e
non per attenuare la povertà, ma per spendere un po' di più dopo aver lasciato
in stato di degrado lo stadio precedente. Bene! Le riprese video ci mostrano
politici imbronciati per le scissioni interne che si verificano. Si litiga
anche per le prossime votazioni, si gioca al toto-votazioni e le leggi che
vengono promulgate o aspettano i soliti rimandi parlamento/senato arriveranno
ad un fine. Molte altre sono nel dimenticatoio, che è pienissimo, come quella
sul numero dei parlamentari, il loro stipendio e non aumento condiviso da tutti.
Finalmente si inizia a licenziare chi gioca
col cartellino delle presenze sul lavoro pubblico. Già! Perché nel privato non
si sgarra. Invece lo stato deve fare sopralluoghi e sorveglianze in continuo.
Ma è così anche all’estero o è un nostro vizio che si prende negli anni passati
come una ricca Bengodi?
Intanto in Siria, nonostante la pace perché
si è conquistata una fetta di una città, i morti ammazzati ci sono sempre;
arriva l'acqua (e non si sa come è), ma ai confini sono fermi o stentano a
passare gli aiuti destinati alle popolazioni che stanno scomparendo poco a
poco. Senza contare le altre grane, come quelle che riguardano Usa/Messico, i
Rohingya e il Centro Africa. Emergono i soliti dati da paura, come gli
impiccati nelle carceri di Assad, ma è acqua passata… Piangono (se ci sono
ancora) figli e mogli che ormai vivono di stenti alla grande. L’ONU e i suoi
rappresentanti discutono… Di bene in meglio!
Fonti
- Jet
russi scaricano bombe sulla Siria Mondo
– ANSA.it – www.ansa.it ›
Video › Mondo Ministero Difesa Mosca: bombardati obiettivi Isis a Deir ez-Zor,
30 gennaio 2017, 21:03
(http://www.ansa.it/sito/videogallery/mondo/2017/01/30/jet-russi-scaricano-bombe-sulla-siria_8fa526e6-020f-45db-ba30-347a4fd51e9e.html).
- L'ONU
denuncia la pulizia etnica contro i Rohingya del Myanmar (euronews), 4 febbraio 2017
(http://it.euronews.com/2017/02/04/l-onu-denuncia-la-puliza-etnica-contro-i-rohingya-del-myanmar).
- Amnesty:
migliaia di prigionieri impiccati nelle carceri di Assad. Il rapporto: torture e processi
sommari a 30 chilometri di Damasco, detenuti lasciati morire di fame – 7 febbraio 2017 (http://www.lastampa.it/2017/02/07/esteri/amnesty-migliaia-di-prigionieri-impiccati-nelle-carceri-di-assad-p3wZiJF28pORPD962M7TPO/pagina.html).
- Amnesty:
migliaia di prigionieri impiccati nelle carceri di Assad (http://247.libero.it/focus/40458492/9/amnesty-migliaia-di-prigionieri-impiccati-nelle-carceri-di-assad/)
- Saydnaya,
mattatoio siriano dove il regime assad ha impiccato 13.000 persone - Euronews, HOME >NOTIZIE
>MONDO (http://it.euronews.com/2017/02/07/saydnaya-mattatoio-siriano-dove-il-regime-assad-ha-impiccato-13000-persone).
- Pulizia
etnica contro minoranza Rohingya in Birmania, Onu: “Oltre mille morti”. Nuova pesante accusa contro la
Birmania dopo le operazioni dell'esercito contro la minoranza Rohingya. Per
l'Onu sarebbe in atto una vera e propria "pulizia etnica" con oltre
mille morti, villaggi distrutti, stupri e violenze. ASIA 9 FEBBRAIO 2017
10:32 di Antonio Palma
(Continua su: http://www.fanpage.it/pulizia-etnica-contro-minoranza-rohingya-in-birmania-onu-oltre-mille-morti/ - http://www.fanpage.it/) .
2) Violenza di ordinaria amministrazione
2a) Schiaffi a bimbi, sospesa maestra
Venti4ore
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 1 FEB - Una maestra
elementare di 66 anni è stata sospesa per un anno dall'attività perché accusata
di maltrattamenti aggravati nei confronti dei bambini di 6-7 anni che le erano
affidati. Il provvedimento è stato emesso dal gip di Reggio Calabria al termine
di indagini condotte dalla squadra mobile e coordinate dal procuratore Federico
Cafiero de Raho e dall'aggiunto Gerardo Dominijanni.
L'insegnante, secondo l'accusa, era solita
minacciare i piccoli - anche con un bastone battuto sulla cattedra - per farli
stare tranquilli e, quando non ci riusciva, li colpiva con scappellotti e
schiaffi. In un caso ha anche preso un bambino per i capelli trascinandolo per
l'aula. A far scattare le indagini, è stata la denuncia dei genitori di un
bambino preoccupati perché loro figlio aveva più volte manifestato insofferenza
a frequentare le lezioni per paura di quanto lui e i suoi amichetti subivano da
parte dell'insegnante. Gli investigatori hanno pertanto nascosto telecamere
nell'aula.
Ansa 01.02.2017
(Continua su: http://venti4ore.com/schiaffi-a-bimbi-sospesa-maestra/) .
2b) “Vi faccio camminare sulla sedie a
rotelle”, schiaffi e minacce ai bimbi: sospesa maestra
La donna di 66 anni indagata dalla Procura di
Reggio Calabria per maltrattamenti aggravati sui bambini di 6-7 anni che le
erano affidati. La donna ripresa con telecamere nascoste mentre minaccia e
picchia i piccoli.
CRONACA ITALIANA 1 FEBBRAIO 2017 14:55
di Antonio Palma
Avrebbe tenuto i piccoli alunni sotto
costante minaccia di ritorsioni fisiche per farli stare tranquilli in classe e,
quando non ci riusciva, li avrebbe colpiti con sonori schiaffoni e tirate di
capelli. Per questo un'insegnante di una scuola elementare calabrese di 66 anni
è stata sospesa per un anno dall'attività didattica e ora deve rispondere delle
accuse di maltrattamenti aggravati nei confronti dei bambini di 6-7 anni che le
erano affidati. Il provvedimento restrittivo è stato emesso oggi dal giudice
per le indagini preliminari di Reggio Calabria su richiesta della locale
Procura del Repubblica che ha condotto le indagini sul caso.
L'inchiesta a carico della donna,
coordinata dal procuratore Federico Cafiero de Raho e dall'aggiunto Gerardo
Dominijanni, era stata avviata a seguito della denuncia dei genitori di un
bambino preoccupati perché il piccolo aveva più volte manifestato insofferenza
a frequentare le lezioni per paura di quanto poteva subire da parte
dell'insegnante. Gi accertamenti si sono avvalsi di telecamere nascoste dalla
polizia nell'aula che hanno filmato i comportamenti della maestra durante le
lezioni.
In particolare le immagini, secondo gli
inquirenti, hanno portato alla luce i mezzi didattici fuori luogo utilizzati
dall'insegnante. Secondo l'accusa, infatti, la maestra usava abitualmente un fischietto
per stabilire l'ordine e un bastone che impugnava e sbatteva sulla cattedra per
richiamare l'attenzione oltre a minacciare tra le altre cose di far saltare il
cervello e spezzare le gambe se i bimbi non avessero seguito le sue direttive.
Quando questi strumenti non erano sufficienti l'insegnante passava alle vie di
fatto con schiaffi e tirate di capelli, anche nel caso in cui facevano male i
compiti. Nelle immagini diffuse dalla Procura si vede in particolare la maestra
mentre trascina da una parte all'altra dell'aula, tirandolo per i capelli un
bambino colpevole di aver abbracciato un amichetto per gioco o tirare schiaffi
ai piccoli che sbagliavano a fare i compiti.
(Continua su: http://www.fanpage.it/vi-faccio-camminare-sulla-sedie-a-rotelle-schiaffi-e-minacce-ai-bimbi-sospesa-maestra/ - http://www.fanpage.it/) .
2c) Schiaffi e minacce a bimbi, sospese due
maestre. Violenze in scuola elementare del reggino riprese da carabinieri
Redazione ANSA, 08 marzo 2017, 18:16
Schiaffi e minacce a bambini della quinta
classe di una scuola elementare di Oppido Mamertina, nel reggino. E' questa
l'accusa rivolta a due insegnanti, M.C. e B.S. di 49 anni, alle quali i
carabinieri hanno notificato un'ordinanza di sospensione dall'attività, emessa
dal gip del Tribunale di Palmi. Le indagini, avviate nel novembre 2016 dopo la
denuncia di alcuni genitori, si sono avvalse delle riprese video delle
telecamere installate nella scuola dagli investigatori.
I genitori si erano rivolti ai carabinieri
dopo aver notato sui propri figli diverse lesioni sul corpo e, in modo
particolare, al volto. I militari dell'Arma della Stazione di Oppido Mamertina,
in coordinamento con la Procura della Repubblicadi Palmi retta da Ottavio
Sferlazza, per accertare la veridicità della segnalazione hanno quindi deciso
di installare delle telecamere di videosorveglianza all'interno dell'istituto
scolastico per monitorare eventuali maltrattamenti perpetrati ai danni degli
alunni da parte delle docenti.
Dai filmati, hanno riferito gli
investigatori, è successivamente emerso che, in diverse occasioni, le due
insegnanti indagate, ignare di essere monitorate, nel corso delle lezioni
avrebbero maltrattato in modo violento i propri alunni rivolgendo nei loro
confronti gravi minacce e ripetute ingiurie. In alcuni episodi si nota come le
due maestre, infastidite dal comportamento degli alunni, si rivolgano a loro
urlando e costringendoli ad assumere posizioni "composte" prima di
colpirli con schiaffi al volto. In un altro episodio gli alunni vengono spinti
all'esterno dell'aula per essere subito dopo costretti a rientrare in fila
indiana sotto la minaccia di ulteriori maltrattamenti.
Garante Calabria,visite psicologiche docenti
- "I bambini sono il bene più prezioso e più fragile dell'umanità e chi ha
a che fare con loro quotidianamente non può permettersi il lusso di scaricare
le proprie frustrazioni maltrattandoli. Chi lo fa deve cambiare mestiere, anzi
bisogna farglielo cambiare". E' quanto afferma il Garante per l'infanzia e
l'adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale in merito alla vicenda di
Oppido Mamertina. "Finalmente - prosegue - la mia decennale proposta di
sottoporre i docenti a visite psicologiche periodiche ha trovato la giusta
attenzione nei giorni scorsi al ministero dell'Istruzione ed entro domani
mattina provvederò ad inviare le linee guida dettagliate, perché è tempo di
porre fine ad un fenomeno raggelante e consolidato, conosciuto in minima parte
perché, purtroppo, la maggioranza delle volte non denunciato. Ma, quanto
appreso dalle cronache basta e avanza per farci parlare di emergenza. I docenti
svolgono un ruolo usurante, che mette a dura prova le emozioni ma ciò non
giustifica l'accanimento su creature deboli. Stanare coloro i quali hanno
problemi di tenuta emotiva significa prevenire e mettere in sicurezza i
bambini. Al diavolo chi intravede nella proposta l'intento di criminalizzare
una categoria, anche perché i docenti con i quali mi trovo ad agire nel
quotidiano si dicono all'unisono d'accordo. Ogni genitore ha il diritto di
sapere che gli adulti ai quali affida i propri figli siano rispettosi di essi.
A nessuno è dato di compromettere lo sviluppo emotivo dei piccolini, che negli
adulti di riferimento devono trovare guide non aguzzini". "Domani -
conclude Marziale - renderò note le linee che ho inviato al ministro Fedeli e
comunico che l'idea delle telecamere sta trovando opposizione in quasi tutte le
sedi istituzionali da me esplorate. Ma sulle visite periodiche psicologiche non
cedo".
(http://www.ansa.it/calabria/notizie/2017/03/08/schiaffi-e-minacce-a-bimbi-sospese-due-maestre_7396e6a6-cee5-4475-b369-eee190578348.html)
Quello che si cerca di evitare emerge ancora
e proprio dove l'umanità viene educata da maestri/e che farebbero bene a
seguire quello che dice Gesù Cristo in proposito. Ma è possibile che la legge
che voleva far mettere le videosorveglianze negli asili nido e nelle scuole
materne non si riesce ad ottenere? La legge c'è, ma perché nelle comunità dove
arrivano i bambini più piccoli che devono essere assistiti ed educati, ci sono
ancora insegnanti indegne di quel nome e che non sono allontanate prima che
distruggano i cervelli dei bambini in affido e li faranno diventare adulti
precocemente e con la rabbia e paura in corpo? Perché le direzioni non
controllano prima e ci vogliono i carabinieri a dare prove inconfutabili dei
crimini che commettono? I test psicologici anche biennali per accertare i primi
sintomi di una qualsiasi intolleranza a quel tipo di professione sono spariti.
Ma questa tendenza malefica non la sentono quelle persone? Non si interrogano
alla sera se hanno fatto l'interesse dei bambini loro affidati e non il loro
sporco e paranoico interesse finalizzato alla soddisfazione di un bisogno di comando
su creature che chiedono amore?
2d) In Russia picchiare moglie e figli non
sarà più un reato
Via libera della Duma alla depenalizzazione
delle violenze domestiche, Declassate a illecito amministrativo, solo 3 voti
contrari
La Duma ha approvato in terza e ultima
lettura un progetto di legge per depenalizzare i "maltrattamenti in famiglia"
declassandoli a illecito amministrativo, Il disegno di legge deve ora essere
presentato al Senato e quindi al presidente Vladimir Putin, Oggi 380 deputati
russi si sono espressi a favore della proposta di legge e solo tre hanno votato
contro.
La proposta
aspramente criticata dagli attivisti per la difesa dei diritti umani prevede
che le violenze costituiscano reato solo se chi le ha commesse sia già stato
condannato per lo stesso motivo, in caso contrario potranno essere punite con
una multa.
Il disegno di legge è stato avanzato dopo che
una sentenza della Corte suprema ha depenalizzato le percosse che non
infliggono danni fisici ma non ha toccato il carattere penale delle percosse
contro i propri familiari facendo insorgere i conservatori come la senatrice
(ed ex deputata della Duma) Ielena Mizulina, secondo cui il reato di "maltrattamento in famiglia" è
"anti-familiare", Secondo il presidente della Duma, Viaceslav
Volodin, la depenalizzazione dei maltrattamenti in famiglia è una
"condizione per creare famiglie forti", Stando a un sondaggio
dell'istituto Vtsiom (controllato dallo Stato russo), il 59% dei russi è a
favore del disegno di legge, mentre il 33% è contrario, Comunque, il 79% dei
russi ha un atteggiamento negativo verso qualunque violenza in famiglia.
www.ansa.it › Mondo › Europa 26/01/2017
(Continua su: http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/01/27/in-russia-picchiare-moglie-e-figli-non-sara-piu-un-reato_7cb76224-007f-4e03-b58d-d31a98cb050d.
html) .
3) Risorgono le scuole: bene impariamo in
fretta per difendere i nostri diritti. Avanti, avanti!
Siria, Unicef: “Le scuole risorgono dalle
macerie” (1 febbraio 2017)
ROMA – Nelle scorse settimane, l’Unicef ha
contribuito alla riapertura di 23 scuole primarie nelle parti orientali della città di
Aleppo, permettendo a circa
6.500 bambini di ritornare a scuola. L’Unicef ha fornito materiale
scolastico, sviluppato un programma di apprendimento rapido e formato
insegnanti per aiutare i bambini sfollati a recuperare i mesi e gli anni di
istruzione persi. Inoltre, ha
allestito dieci aule prefabbricate.
È stato presentato un programma di
sensibilizzazione per informare i bambini e le famiglie sui pericoli degli
ordigni inesplosi. Fino ad
ora, il programma ha raggiunto 50.000 bambini. Sono state organizzate attività di supporto psicosociale
per 35.000 bambini in rifugi
e in altri siti, per aiutarli a riprendersi dagli orrori attraverso i quali
sono passati. L’Unicef ha
fornito i kit “scuole in una scatola” e kit ricreativi a 90.000 bambini a Idlib e nella zona rurale di Aleppo
ovest. 280 insegnanti hanno
inoltre beneficiato dei corsi di sviluppo professionale supportati dall’Unicef.
“Riportare i bambini a scuola è una delle
nostre maggiori priorità,” ha dichiarato Hanaa Singer, Rappresentante
dell’Unicef in Siria. “La scuola offre un senso di routine, che è estremamente
necessario, e inoltre un luogo per apprendere, giocare, guarire e recuperare la
propria infanzia“. C’è ancora molto lavoro da fare. Si stima che attualmente in
Siria 1,7 milioni i bambini non frequentino la scuola.
Finalmente qualche buona notizia in Siria
alla riapertura delle scuole, che per i bambini e i giovani è importantissima
per far loro conoscere il mondo degli adulti, per il loro futuro e per fare
scudo a tutte queste false tendenze all’appiattimento del mondo futuro a
beneficio di un branco di sotto-dotati che obbediscono ciecamente a qualche
papavero sostenuto da altri papaveri.
Grazie a tutti coloro che hanno fatto il
possibile e anche di più per far aprire scuole che ora
sono poche, ma che speriamo possano presto aumentare. Gli insegnanti sono persone che ne
devono aver viste di tutti i colori e saranno senz'altro all'altezza dei loro
compiti! Ci auguriamo che non
vengano spinte ad integrarsi con coloro che hanno provocato il genocidio e che
non accolgano fra loro altri servitori del dittatore.
Ma intanto, c’è chi non esita ad approfittare
anche delle donazioni destinate a queste terre maroriate!
- Football Leaks, Beckham nell'occhio del
ciclone: «Ossessionato dai soldi»© REUTERS - 02/02/2017
L'ex Manchester United e Real Madrid avrebbe
fatto di tutto nel corso della carriera per arricchirsi, addirittura a
discapito dell'Unicef
VENERDÌ 3 FEBBRAIO 2017 20:05
ROMA - Dopo la bufera scatenata lo scorso
dicembre, l'inchiesta Football Leaks torna a "colpire". A farne le
spese questa volta potrebbe essere David Beckham: l'ex Manchester United e Real
Madrid è infatti protagonista degli ultimi documenti pubblicati nell'ambito
dell'inchiesta coordinata da numerose testate giornalistiche europee. Secondo quanto
emerso, l'ex campione inglese avrebbe infatti una ossessione per il denaro, e
avrebbe fatto di tutto nel corso della sua carriera per arricchirsi,
addirittura a discapito dell'Unicef, organizzazione della quale è per di più
ambasciatore.
CONTRO L'UNICEF - «Non ho voglia di versare i
miei soldi per questa causa». Queste le parole che avrebbe scritto all'amico
Simon Oliveira (direttore generale della Doyen), il quale gli avrebbe quindi
consigliato di partecipare ad una cena di beneficenza in Congo, versando la
somma che avrebbe guadagnato all'Unicef (un milione di euro circa). A questa
proposta però lo Spice Boy avrebbe replicato addirittura: «Versare quel milione
sul fondo sarebbe come versare soldi miei, perché se non ci fosse stato, quei
fott**i soldi sarebbero stati miei». Per di più Beckham avrebbe chiesto un
rimborso di 8.000€ per una missione Unicef in Cambogia: peccato che il viaggio
in jet gli fosse stato offerto dagli sponsor.
4) Abbandonato in strada perché ritenuto stregone, il piccolo Hope ora è pronto per la scuola
Il bimbo trovato per strada in Nigeria condizioni disperate ora si è completamente ristabilito grazie alla volontaria di un'organizzazione no profit danese e ora è pronto ad andare a scuola.
3 FEBBRAIO 2017 14:11 di A. P.
A causa di credenze arcaiche aveva
dovuto subire un triste destino, essere abbandonato in una polverosa strada
nigeriana dalla sua famiglia ad appena due anni di vita per andare in contro a
morte certa. E sicuramente sarebbe morto in maniera atroce di fame e sete se
non avesse incontrato per caso sulla sua strada una volontaria di
un'organizzazione no profit danese, Anja Loven, impegnata in alcuni progetti in
Africa. La donna lo ha curato e assistito con i suoi colleghi fino a che il
piccolo ribattezzato Hope, speranza, non è tornato in salute. Ora ad un anno di
distanza da quell'incontro il bambino è in perfetta forma e ha affrontato
per la prima volta una uova sfida che lo impegnerà per i prossimi anni: la
scuola.
A raccontarci dello straordinario percorso di
ripresa del piccolo è stata la stessa Anja attraverso alcune foto pubblicate
sul suo profilo facebook. "Il 30 gennaio 2016 sono andata in una missione
di salvataggio con David Emmanuel Umem, Nsidibe Orok e la nostra squadra
nigeriana. Una missione di salvataggio che è diventata virale ed oggi, a un
anno di distanza da quando il mondo è venuto a conoscenza di un piccolo
chiamato Hope, lui è pronto a iniziare la scuola" ha scritto la donna
postando una nuova foto del piccolo che richiama quella divenuta famosa mentre
lei gli dà dell'acqua e che dimostra quanto il bimbo si sia ormai ristabilito
del tutto.
(Continua su: http://www.fanpage.it/abbandonato-in-strada-perche-ritenuto-stregone-il-piccolo-hope-ora-e-pronto-per-la-scuola/ -http://www.fanpage.it/).
Un altro vergognoso esempio per noi adulti
che stiamo alla finestra più o meno per volontà nostra, mentre volontari
seriamente aiutano coloro che, non conosciuti, vivono allo stremo per i voleri
imperanti.
Hope era stato buttato fuori da casa dalla
famiglia perché considerato uno stregone, buttato fuori all'età di due o tre
anni per cercarsi da vivere da solo, Lo ha intravvisto per caso, morente, una
volontaria dell' Europa del nord che passava di lì, gli ha dato da bere e poi
lo ha accolto nella sua comunità di bambini scacciati da casa. L'ha aiutato a
ridiventare un essere umano e ora andrà a scuola.
A nome di quanti sono attenti a queste
notizie, cara Anija, ti ringraziamo di quello che hai fatto e che stai facendo,
avendo rinunciato alla tua vita per loro. Grazie ancora! Ti ricorderemo sempre e ci vergogniamo di quello
che non sappiamo fare per questi bambini. Grazie ancora a te e alla tua
squadra. Quando ti senti giù di morale, ricordati che c'è Qualcuno che scrive
tutto e poi ti ricompenserà. Grazie, Anija. Quando ho letto di Hope Versione
Due mi sono commosso: ti auguro ogni bene, a te ed ai tuoi, che ti aiutano in
questo compito tanto prezioso.
5) Mutilazione genitale, Unicef: “Barbarie
subita da 200 milioni di bambine nel mondo”
Si celebra la Giornata Mondiale contro
l'infibulazione e le altre analoghe pratiche sulle donne che - secondo
l'obiettivo fissato dall'Onu - dovrebbero essere totalmente bandite entro il
2030. Un drammatico fenomeno che purtroppo è presente anche in Italia.
AFRICA 6 FEBBRAIO 2017 17:16 di Biagio
Chiariello
Nel mondo sono più di 200 milioni le donne
mutilate, vittime dell’infibulazione (il cui acronimo è ‘mgf’) e di altre
pratiche che vanno dall'incisione all'asportazione, parziale o totale, dei
genitali femminili esterni. Ciò avviene specialmente in Africa e Medio Oriente,
ma nei tempi recenti questa barbara pratica si è diffusa anche in Europa e in
America del Nord a causa delle migrazioni. A sottolinearlo sono l’Unicef e l’Unfpa
in occasione della Giornata Internazionale per la Tolleranza Zero sulle
Mutilazioni Genitali Femminili [che ricorre oggi per la sua edizione del 2017,
N.d.A.].
(Continua su: http://www.fanpage.it/mutilazioni-genitali-l-allarme-di-unicef-subita-da-200-milioni-di-bambine-nel-mondo/ - http://www.fanpage.it/).
6) Ancora violenza domestica
6a) Bimbo di 5 anni trovato
morto: i genitori l’avevano punito per aver fatto la pipì a letto
I genitori del piccolo sono stati arrestati:
le indagini chiariranno se sono stati loro a uccidere il figlio.
EUROPA 7 FEBBRAIO 2017 17:41 di Davide
Falcioni
Un uomo di 30 anni e la sua compagna di 22
sono stati arrestati dalla polizia francese in relazione alla morte di Yanis,
un bambino di 5 anni, trovato senza vita a poche centinaia di metri dalla casa
dove viveva, a Aire-Sur-La-Lys, nel nord del paese. Il decesso del piccolo è
stato definito "sospetto" da Patrick Leleu, procuratore di
Saint-Omer, che di conseguenza ha ordinato l'immediato fermo dei genitori.
Il bambino trovato morto a 200 metri dal
capanno dove viveva il padre
Le cause della morte del bambino non sono
ancora chiare: in un primo momento si riteneva che fosse dovuta ad un arresto
cardiaco ma gli inquirenti avrebbero trovato evidenti segni di percosse e
lesioni, in particolare la frattura del naso e un violento trauma cranico.
Stando a quanto riportano i media locali, il padre viveva in una capanno di
legno e lamiere costruito a 200 metri di distanza dal luogo in cui è stato
trovato il corpo del piccolo. La madre, invece, risiedeva in città ma sovente
trascorreva le notti un quel luogo di piena campagna, distante chilometri dal
primo centro abitato. Nessun vicino di casa e pochi conoscenti per la coppia,
che comunque è stata descritta come tranquilla: "Non li ho mai visti
litigare, non ho mai pensato che avessero un atteggiamento strano", ha
dichiarato al quotidiano Le Voix du Nord un conoscente.
Cosa sia accaduto è dunque tutto da appurare.
Interrogati dalla polizia, i genitori
avrebbero ammesso di aver punito il bimbo per aver fatto la pipì a letto,
negano tuttavia i maltrattamenti. I due sono comunque stati sottoposti a fermo,
dal momento che altre indagini potrebbero mettere in diretta relazione le
lesioni sul corpo del bambino provocate dalle percosse dei genitori e la sua
morte.
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6b) Ruba un pezzo di torta dalla
tavola: picchiato e ucciso dalla madre e dal patrigno
Jack Garcia, 9 anni, è stato massacrato di
botte dalla madre e dal compagno di lei per aver mangiato un pezzo di torta
senza chiedere il permesso.
SOCIAL NEWS 10 FEBBRAIO 2017 14:50 di
D. F.
Jack Garcia, un bambino del Marylan – Stati
Uniti – di appena nove anni, è stato picchiato a morte per aver mangiato un
pezzo di torta di nascosto da sua madre. Il piccolo, preso a calci e pugni in
testa con una violenza incredibile, è morto in ospedale: a sferrare i colpi
fatali sarebbe stato Robert Wilson, compagno della madre del bambino, già
in passato condannato a trent'anni di carcere per omicidio.
Il bambino legato alla sedia e picchiato
La vicenda risale al 30 giugno scorso, ma
solo in questi giorni – mentre si sta celebrando il processo – sono emersi gli
inquietanti dettagli della vicenda: Jack era stato invitato alla festa di
compleanno della figlia di Wilson insieme alla madre. Approfittando di un
momento di distrazione il bambino ha mangiato un pezzo di torta, scatenando un
vero e proprio putiferio. Quando gli adulti hanno scoperto il ‘furto'
Oriana Garcia, ventisei anni e mamma del bimbo, ha furiosamente
rimproverato il figlio, arrivando a legarlo a una sedia. È in quel momento che
è arrivato Robert Wilson, che ha cominciato a picchiare il bimbo così
violentemente da fargli perdere i sensi.
Il bambino è arrivato in ospedale in
condizioni disperate. I medici l'hanno ricoverato e
per una settimana intera hanno tentato di salvargli la vita, ma il 6 luglio
Jack è morto: troppo gravi le lesioni causate dalle botte. La madre del
bimbo ha ammesso di aver permesso il pestaggio perché voleva insegnare al
figlio che non bisogna rubare: la donna rischia 20 anni di carcere. Il
compagno, Robert Wilson, invece potrebbe finire i suoi giorni dietro le sbarre:
per lui infatti si profila una condanna all'ergastolo.
(Continua su: http://www.fanpage.it/ruba-un-pezzo-di-torta-dalla-tavola-picchiato-e-ucciso-dalla-madre-e-dal-patrigno/ - http://www.fanpage.it/) .
Due storie, quelle appena descritte, inumane,
ma vere: mamme e papà, che
non sono più tali per mille motivi, uccidono
i loro figli perché questi hanno fatto ciò che è del tutto normale per un
bambino. Queste innocenti
creature non sono state allevate in una famiglia, ma in un lager dove credevano
di essere sicuri dei propri genitori, che invece li hanno vigliaccamente uccisi
in nome della loro mente corrotta e distrutta dalla droga o da altro.
Proviamo ad immaginare un papà che fa correre
di notte un bambino fino a farlo morire di botte e di stanchezza e una mamma
che non sa sacrificarsi per un figlio che le prende un pezzo di torta e lo
uccide, freddamente come se fosse un pezzo di carta igienica da gettare nel
water. Lei non si è gettata nel water come avrebbe potuto (e come consiglia
Qualcuno), se pensava a quello che stava facendo: l'ha fatto, punto e basta!
Pentimento? Se ci sarà, è troppo comodo pentirsi dopo e non prima, ma la
dirittura di una certa umanità è questa: uccidere i figli.
Ma, come spesso dico, c’è Qualcuno che scrive
tutto, e anche chi ha aiutato quei genitori a diventare tali ne risponderà.
Troppo comodo istruire male la gente e non avere la giusta paga.
7) Pulizia etnica contro minoranza Rohingya
in Birmania, Onu: “Oltre mille morti”
Nuova pesante accusa contro la Birmania dopo
le operazioni dell'esercito contro la minoranza Rohingya. Per l'Onu sarebbe in
atto una vera e propria "pulizia etnica" con oltre mille morti,
villaggi distrutti, stupri e violenze.
ASIA 9 FEBBRAIO 2017 10:32 di Antonio
Palma
Nuovo pesante atto di accusa contro la
Birmania per il caso del popolo dei Rohingya, la minoranza etnica e
religiosa da tempo nel mirino delle autorità locali che l'accusano di
terrorismo. Secondo due alti funzionari delle Nazioni unite che si
occupano della minoranza in fuga dalle violenze, infatti, l'esercito
birmano sarebbe responsabile della morte di oltre mille persone di etnia
Rohingya, tutte uccise durante l'offensiva dei militari lungo il confine ,
partita nell'autunno scorso con la giustificazione di voler porre fine alle
azioni di guerriglia dei gruppi locali.
I due funzionari delle Nazioni Unite, citati
da Reuters ma sotto anonimato, ribadiscano quanto già sostenuto da molti nella
comunità internazionale e da diverse Ong additando come "pulizia
etnica" quello che sta avvenendo in Birmania sulla base di denunce di
cittadini del posto. Secondo le stesse fonti, infatti, dall'inizio delle
operazioni militari contro i Rohingya, oltre 70mila persone sarebbero state
costrette a fuggire dai loro villaggi, nel nord dello stato occidentale di
Rakhine, in quella che sembra un vera e propria deportazione a scopo di
segregazione.
Secondo i funzionari Onu citati dall'agenzia
di stampa, le cifre ufficiali delle vittime dell'operazione militare fatte dal
governo sono nettamente sottostimate. Il portavoce presidenziale birmano Zaw
Htay, interpellato dalla Reuters, ha confermato però che sulla base dei
rapporti dei comandanti militari che operano nella zona, le vittime sarebbero
non più di 100, uccise in un'operazione di contrasto alla guerriglia che
attaccava posti di polizia sul confine.
Come mostrano diversi video diffusi online,
le violenze contro il popolo Rohingya, già definito dall'Onu tra le popolazioni
più perseguitate al mondo, ormai nell'area sono all'ordine del giorno. Le
Nazioni Unite hanno identificato le operazioni militari come una
"repressione generalizzata e sistematica" che si è trasformata in una
"pulizia etnica" e "molto probabilmente" in crimini contro
l'umanità. In un rapporto dell’Alto Commissariato Onu per i Diritti umani si
racconta di distruzione di villaggi con il fuoco, spostamento coatto della
popolazione, uccisioni di civili compresi bambini, sparizioni e stupri da parte
dell'esercito nell'impotenza del debole governo birmano.
(Continua su: http://www.fanpage.it/pulizia-etnica-contro-minoranza-rohingya-in-birmania-onu-oltre-mille-morti/ - http://www.fanpage.it/).
- Birmania, fonti Onu: oltre mille Rohingya uccisi da inizio offensiva - 9 febbraio 2017
- Birmania, fonti Onu: oltre mille Rohingya uccisi da inizio offensiva - 9 febbraio 2017
Oltre mille persone della minoranza musulmana
dei Rohingya sono stati uccisi in Birmania da quando, alcuni mesi fa, è
iniziata un'operazione militare contro di loro che ha costretto almeno 70mila
persone a fuggire dai loro villaggi. Lo scrive il sito dell'agenzia Reuters,
citando due diverse fonti Onu di alto livello, che hanno chiesto l'anonimato.
Queste dicono che finora il numero delle vittime è stato nettamente
"sottostimato".
(http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/birmania-fonti-onu-oltre-mille-rohingya-uccisi-da-inizio-offensiva_3055904-201702a.shtml).
8) L’Onu fatica a punire i suoi dipendenti
colpevoli di abusi sessuali (Internazionale) – 22 febbraio 2017
(http://www.internazionale.it/reportage/delphine-bauer/2017/02/22/onu-abusi-sessuali) .
È certamente un altro non ritorno il citare
sempre la macellazione di popolazioni intere che scompaiono nelle fosse comuni
a causa di nazioni che le schiacciano; ma i fatti ora sono sempre più
documentati, nonostante ci siano nazioni che “fabbricano” prove e le fanno
girare sui social network per confondere sempre più la gente che, così
aggirata, non sa più a chi credere e si chiude sempre più nel proprio guscio
familiare, o peggio in se stessa.
Anche i vari appelli al mondo intero per
proteggere chi sta morendo di fame, di sete, di malattia, di sforzo, di violenze,
nella fuga in cerca di un angolo migliore, vedono sforzi genuini perdersi fra
interessi di tutt’altro genere. Chi arriva dopo un lungo viaggio spesso si
ribella per paura, rabbia e altro a chi l'accoglie più o meno favorevolmente,
sospettando che spesso dietro i sorrisi ci siano altre modalità mirate a farli
ritornare da dove sono partiti: e allora ecco altre fonti di diffidenza e odio,
odio che aumenta verso tutti, anche se questo, ci dicono, che è già scontato.
I politici cosa fanno per migliorare le
situazioni così deludenti per questi immigranti ?
Leggiamo fuori dalle righe e nelle conferenze
che fanno i religiosi che ritornano nella cosiddetta patria e raccontano
episodi allucinanti e ripetitive: fame, sete, malattie, torture, sparizioni,
uccisioni pubbliche, esplosioni di kamikaze e numeri di morti che fanno
lievitare sempre più le statistiche.
In tutto questo terribile andare avanti
dell'umanità non vediamo la soddisfazione che gli odiosi criminali impegnati nella
vendite di armi, droghe, ecc. continuano imperterriti a trarre, corrompendo chi
è al comando e che chiude tutti e due gli occhi, perché anche lui guadagna
sulla pelle degli altri.
Fino a quando questo continuerà? Cosa
aspettiamo? Forse qualche asteroide in grado di semidistruggere la terra o
qualche vulcano che i continui terremoti stanno risvegliando con le conseguenze
di cui tutti si accorgeranno, inclusi i politici che si sono fatti scavare
rifugi muniti di tutto punto, ma che non proteggeranno nessuno, perché
l'imprevedibile è dietro l'angolo ed ha il volto coperto?
Chi legge queste parole e poi aiuta a modo
suo è da ringraziare e, attraverso queste pagine, si desidera esprimere
gratitudine verso chi fa silenziosamente del bene all'umanità che sta sparendo
poco a poco, soprattutto le vittime non aiutate, ma perseguitate!
L'esempio che si legge di qualche bambino che
compie atti da adulto è da ammirare. Speriamo che questi bambini sorgono a
difesa anche di noi adulti che restiamo impotenti alla finestra.
Ogni tanto veniamo a sapere di qualche
cosiddetta “maestra” che perseguita i bambini. Ricordiamoci che tanti di questi
“educatori” rimangono nascosti sotto il manto del silenzio omertoso e colpevole.
Altre maestre ed educatrici, invece, spendono
la loro vita non per lo stipendio, che serve appena per vivere indecentemente,
ma per dare il meglio di se stesse anche se in questo modo rinunciano a poter
accudire a una propria famiglia.
Leggiamo con piacere del destino di Hope,
stregone all'età di tre anni e buttato fuori casa a vivere come poteva alla sua
età. Grazie ancora ad Anjia, sconosciuta volontaria che ora conosciamo:
un bacio ed un abbraccio anche a lei, come a tanti altri che non conosciamo, ma
che sono là dove c'è da aiutare in modo pazzesco, proprio come è stato salvato
e aiutato Hope, che ora va a scuola. Certo che non dimenticherà quanto ha
sofferto per una famiglia indegna e superstiziosa e spinta da una vita di
stenti, ma qualcuno gli insegnerà anche il perdono, se lo meriterà quella famiglia.
Anche chi è alla finestra e legge queste
notizie, cattive e buone, può aiutare invocando Chi ha fatto questo mondo per
la Sua giustizia, che arriverà al momento giusto.
NOTA PER IL LETTORE: Come sempre, per tutti i
link e articoli citati, tutti i diritti si intendono riservati agli autori e
alle testate.
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